Odissea, 3 gennaio 2019


Eversivo, populista o pericoloso nostalgico di regimi
totalitari:
così la psico-polizia è solita schedare
chiunque muova critiche alla bontà dei regimi politici
occidentali
e osi stigmatizzare il progressivo imbarbarimento della
società.
Vietato suggerire rimedi per aggiustare questa
democrazia guasta
criminalizzato il pensiero libero
condannata l’aderenza alla tradizione
perseguita ogni visione geopolitica non ortodossa:
ecco come le lobby conservano il potere.
Ma simile a una valanga, con il suo orrendo boato,
cresce l’indignazione dei sudditi troppo a lungo vessati.
E i nuovi monarchi sono atterriti
immaginano la propria testa rotolare giù dalla
ghigliottina.
Perciò la loro sorveglianza si fa sempre più occhiuta.


Lidia Sella, giornalista, scrittrice, aforista, poeta. Ha pubblicato sette libri. Due con il Gruppo Rizzoli: Amore come, Sonzogno, 1999; La roulette dell’Amore, Bur, 2000. E tre sillogi, con La Vita Felice: La figlia di Ar – Appunti interiori (2011); Eros, il dio lontano – Visioni sull’Amore in Occidente (2012); Strano virus il pensiero (2016). Nel 2019 ha dato alle stampe Pensieri superstiti con Puntoacapo Editrice. Nel 2020 è uscita con Pallottole, contro la dittatura dell’Uno OAKS Editrice.