Tempuscolo – Lampi sul teatro della vita. Antologia di scritti brevi.


editore: Mimesis Edizioni
collana: La vita di Sophia
pagine: 92
pubblicazione: 2023
ISBN/EAN: 9791222305127

SINOSSI

Lampi sugli scenari dell’essere. Folgorazioni in forma aforistica. Fulminea spietata brevità, a fotografare un’idea del mondo dove tutti noi ci troviamo ad agire – o siamo agiti – senza scampo.  Lidia Sella suggerisce prospettive insolite, prende posizione, ci illumina, mediante registri diversi, anche ironici. Ha approntato un caleidoscopico corredo di lenti per guardare al teatro della vita. 

PREFAZIONE

4,66920160910299067185320382…

Tempuscolo, nel lessico della fisica, indica un intervallo molto piccolo di tempo, un minuzzolo finito dell’infinito. Con ciò che ne consegue quando si proietta il concetto sulla scrit- tura: sintesi e asciuttezza. Qualità che in questo libro si ri- flettono in uno stile scarno, incline a privilegiare i sostantivi. Riguardo viceversa ai pochi aggettivi utilizzati, “effimero” e “luminoso” ritornano forse con maggior frequenza. E lumino- se, ma certo non effimere, sono le schegge che l’autrice ha raccolto in questa agile antologia del suo pensiero. Tempu- scolo difatti non è una somma di riflessi fuggevoli, di barbagli isolati; delinea invece un complesso percorso interiore. E nel lettore lascia segni durevoli.

Giunto all’ultima pagina, mi è sorta un’immagine: quella di un prato notturno su cui sfavillano miriadi di lucciole. La velocità con cui le intuizioni consumano il proprio bagliore e la pluralità dei punti in cui si accendono sono tali però da ren- dere spettacolari non tanto, o non solo, le singole scintille che si sprigionano qua e là, quanto piuttosto la visione d’insieme, un po’ come quando lo schermo ci consegna un’incantevole inquadratura, forgiata da migliaia di pixel. Fulminee epifanie a svelare dunque il duplice dramma, della materia e della co- scienza.

Tuttavia questi lampi non si susseguono in un confuso tu- multo. Al contrario, accadono secondo un ordine che la scien- za del caos, con ogni probabilità, saprebbe calcolare. Magari proprio mediante il ricorso a quella costante di Feigenbaum espressa dal pigro numero assurto a titolo della presente premessa. In termini matematici essa definisce il rapporto tra due intervalli nei diagrammi di biforcazione dei sistemi studiati dalla teoria del caos e, in una logica umanistica, registra più semplicemente l’esistenza di un rigore numerico alla base di ciò che in apparenza sembra disordine.

Lidia Sella scrive «Il λόγος non è razionalità ma prodigio». E il portento si fa in effetti ancor più stupefacente quando ap- prendiamo che la costante di Feigenbaum trova applicazione all’interno di diversi scenari caotici.

Anche in Tempuscolo – selezione che l’autrice ha operato a partire dalla congerie delle sue tante scritture brevi, aforisti- che, meditative – ci sembra di cogliere un segreto ritmo, una trama sottesa all’intreccio di suggestioni che, pur compiute in sé, a prima vista potrebbero risultare slegate fra loro. A corroborare questa supposizione è la struttura stessa del vo- lumetto, puntellata sui dodici paragrafi che ne costituiscono l’ossatura. Eccoli: interiore, esistenziale, emozionale, ironico, sociale, linguistico, culturale, storico, ideologico, filosofico, fideistico, cosmico. Ebbene queste categorie identificano i differenti generi di “tempuscoli” che balenano nella mente dell’autrice e si traducono in tasselli di concetti, passioni e parole che poi – combinati assieme e montati in ingegnosa sequenza – contribuiscono a formare uno schema coerente, un disegno più ampio, il mosaico della sua personalità di arti- sta e intellettuale, la weltanshauung di una donna che insegue senza sosta i mutevoli orizzonti del sapere, e dell’essere.

Questo è il libro di Lidia Sella: brevi bagliori, alcuni di un’in- tensità sorprendente, un distillato di illuminazioni nato dalla collaborazione fra corpo, anima e cervello, filamenti lucenti che concorrono a creare una sottile ragnatela, pazientemente intessuta in decenni di approfondimenti, scoperte, esperienze e che – come ogni opera letteraria – rappresenta la cifra di un carattere, l’eco di un’epoca.

Osservazioni perentorie, spigolose, addirittura ciniche, ep- pure capaci di rivelare il lato in ombra dei fenomeni: «I social: la negazione di ogni autentica socialità». Definizioni originali, come per quel tedium venato di malinconia che furtivo si in- sinua nell’animo degli amanti appagati dall’amplesso: «Dopo l’amore, corpi in esilio». Oppure la postilla che fotografa iltragico destino dell’uomo occidentale: «Muore due volte chi appartiene a una civiltà in declino».L’intera silloge si nutre insomma di scepsi, germoglia su un terreno laicissimo, scaturisce da un approccio disincanta- to, che non indulge a sentimentalismi o facili consolazioni. In compenso persino le affermazioni più perentorie sono abitate da un dubbio contagioso, totalizzante: «Pregi e qualità: esili zattere sul nostro fango».E anche l’effusione di intelligenza – l’enchiridio che segue lo prova – non è che una minuscola chiatta sulla pochezza della condizione umana, «Sempre in bilico tra dolore della co- noscenza e vertigine dell’ignoto».

Antonio Castronuovo

Video


Appuntamenti


  • 19 novembre 2023, MILANO  – Teatro Franco Parenti, Bookcity Milano (scarica invito)
  • 9 marzo 2024, CESENA – Biblioteca Malatestiana (scarica invito)

Citazioni


Comunicazioni stampa


Commenti



Lidia Sella, giornalista, scrittrice, aforista, poeta. Ha pubblicato sette libri. Due con il Gruppo Rizzoli: Amore come, Sonzogno, 1999; La roulette dell’Amore, Bur, 2000. E tre sillogi, con La Vita Felice: La figlia di Ar – Appunti interiori (2011); Eros, il dio lontano – Visioni sull’Amore in Occidente (2012); Strano virus il pensiero (2016). Nel 2019 ha dato alle stampe Pensieri superstiti con Puntoacapo Editrice. Nel 2020 è uscita con Pallottole, contro la dittatura dell’Uno (OAKS Editrice) e nel 2022 con Una terrazza sul cosmo. Meditazioni poetiche (Mimesis), già alla seconda edizione.