Affaritaliani.it, 22 maggio 2019


“L’aforisma alla conquista del terzo millennio”. Sebbene l’argomento suoni un po’ ostico e per addetti ai lavori, c’è il pienone nell’aula Crociera alta dell’Universita Statale di Milano. A parlare, davanti a un pubblico sofisticato ma molto partecipe, di questa forma espressiva antichissima ed elitaria, genere letterario, poetico e filosofico fatto di frasi tanto brevi quanto icastiche e dense di significato, lampi di pensiero spesso laterali e flash ironici e paradossali, calembour e giochi di parole, il meglio dell’intellighenzia nazionale specializzata, dal massimo esperto italiano di aforistica Gino Ruozzi, professore a Bologna e autore de Scrittori italiani di aforismi, la bibbia antologica di tutti gli amanti del genere, due volumi pubblicati nei Meridiani di Mondadori, al critico letterario Alfonso Berardinelli (Aforismi anacronismi, per i tipi di Nottetempo 2015), dall’ aforista e patafisico Antonio Castronuovo (Tutto il mondo è palese, Mobydick 2006) a Fabrizio Caramagna, fondatore del grande sito Aforisticamente, a Sandro Montalto, critico e musicista, che ha permesso agli aforisti di giocare ideando L’Aforismario da gioco, mazzo di carte su cui brilla un loro aforisma.

A volere l’evento milanese, dopo analoghe iniziative itineranti a Torino, in Salento e in altre città, l’Associazione Italiana per l’aforisma, nata nell’ottobre 2011 a Torino dall’incontro di studiosi, giornalisti e direttori di collana specializzati nel campo dell’aforisma e delle forme brevi, allo scopo di favorire l’incontro di diverse competenze multidisciplinari, ma anche di formazione e informazione sull’aforisma. Come spiega nella videointervista ad Affaritaliani la presidente, Anna Antolisei.

A organizzarlo con entusiasmo e meticolosa e raffinata pignoleria, la giornalista, scrittrice e poetessa, nonché collaboratrice di Affaritaliani.it Lidia Sella, che si esprime da sempre per aforismi, meglio se poetici, come spiega nel suo applauditissimo, delicatissimo intervento (LEGGI).

E un bilancio della serata si può leggere qui, scritto dall’avvocato Giovanni Bonomo, cultore della materia.

Obiettivo di questi eventi e della stessa Associazione quello di costituire uno spazio ampio e riconoscibile di incontro, discussione, condivisione di testi, studi e attività relativi all’aforisma, con lo scopo di favorirne l’uscita dalla marginalità culturale e mediatica.

Tra le iniziative di maggior successo il premio annuale Torino in sintesi. 

Ma molte altre cose bollono in pentola (reti effettive tra scrittori ed esperti, lettori e studiosi, premi letterari nazionali e internazionali, pubblicazioni cartacee e via web, promozione di sillogi aforistiche nelle librerie, organizzazione di convegni, tavole rotonde, incontri e gemellaggi con analoghe associazioni straniere)  per far crescere questa forma espressiva che secondo Gesualdo Bufalino se ben fatto sta tutto in otto parole. Come quelle che ciascun partecipante si è visto recapitare su un bel cartoncino. A me ne è toccato uno di Anatole France. Dice: “Nel renderlo un peccato, il cristianesimo ha fatto molto per l’amore”.


Lidia Sella, giornalista, scrittrice, aforista, poeta. Ha pubblicato sette libri. Due con il Gruppo Rizzoli: Amore come, Sonzogno, 1999; La roulette dell’Amore, Bur, 2000. E tre sillogi, con La Vita Felice: La figlia di Ar – Appunti interiori (2011); Eros, il dio lontano – Visioni sull’Amore in Occidente (2012); Strano virus il pensiero (2016). Nel 2019 ha dato alle stampe Pensieri superstiti con Puntoacapo Editrice. Nel 2020 è uscita con Pallottole, contro la dittatura dell’Uno OAKS Editrice.