Talvolta le espressioni usate dalla poetessa milanese possono apparire ciniche, quasi una difesa contro la delusione ch’ella mette in preventivo nel vivere un amore. Eppure la passionalità di alcuni passaggi lirici, il malcelato desiderio di autentica intensità nel rapporto affettivo, le parole piene di sentimento, denotano un cuore che aspira all’Amore, quello grande e vero, quello che dura in eterno e non ha limiti, scevro da egoismi e da opportunismi, donato l’uno all’altro nella gioia e nel dolore.
Saggia, bellissima,
con il potere terribile di creare la vita:
davanti all’amore di una dea si ritrae
il comune mortale.
Ma non per vigliaccheria fugge,
Madre Natura gli impone di essere il più forte,
così funziona il maschio.
Mentre tu dormi,
stanche di nuotare,
molte tue cellule affogano,
emette bagliori onirici il cervello
e implodono stelle
mentre tu dormi
questa notte
agli antipodi dell’Universo
ci sono creature che forse ancora si amano.
Se per un attimo due particelle subatomiche si sono amate,
continuano a comunicare fra loro all’istante
per sempre
anche ai lati opposti dell’Universo.
Teneva il suo cuore in naftalina per paura che le passioni lo consumassero.
Come spiegare agli altri
la gioia che proviamo noi due
declinata in un’infinità di sfumature –
e scosse di felicità tanto intense
da ammutolirci,
nei nostri sguardi
un ponte verso l’infinito
e i sorrisi
grati al destino,
perché tutte le volte,
mentre l’oscura solitudine si scioglie,
ci ritroviamo nuovi,
cioè mutati dal tempo,
ma l’amore intatto:
torbido
purissimo
fatale.
Gli istanti più luminosi passati insieme
pulsano
dentro ogni cellula pulsano.
Il pensiero, il sentire,
più precisi delle parole,
poiché tradotti nei baci.
Quelle tue carezze virili
per dirmi che se mi sei accanto
nessun demone oserà molestarci.
L’estasi
quando poi ti immergi in me
entri nel tempio
e solo allora così vicina la vita.
Tuttavia, persino dopo,
non diventano cenere
i ricordi,
in ossigeno si trasformano invece
per aiutarci a sopravvivere,
a non impazzire di banalità,
granelli di allegria
da portarci dietro,
bagaglio leggero
e unico genere di conforto
durante il grande viaggio.
Sempre a costruire dighe
e barriere artificiali
gli uomini che ho amato –
a deviare il torrente
per paura della piena –
e nessuno mai
con me nei gorghi
e sulle rapide –
dall’argine
mi guardavano scorrere
ma troppa la corrente
e non si tuffavano
e non capivano
gli spruzzi nel sole
e quanta bellezza
in un istante di spuma.
Non immaginavano
le carezze fra le onde
fino al mare?
E di quell’acqua che leva l’arsura dall’anima
ecco
nemmeno un sorso.
Emozioni
Il complicato calcolo delle maree sul Pianeta Amore.
Paradosso
Dissolta la nebbia dell’innamoramento
lui e lei non si riconoscono più.
Prima o poi ogni amore si trasforma in una busta
di piccole cianfrusaglie.