Armida Parisi, Il Quotidiano di Roma, giovedì 10 novembre 2016


La scienza, che emozione. Di Armida Parisi.

Strano virus il pensiero di Lidia Sella (edizioni La Vita Felice) è un libro singolare, capace di coinvolgere il lettore in uno stringente ragionamento scientifico, ma anche di sollecitarne la sfera emotiva lasciandolo stupito davanti al mistero dell’universo.

Il pensiero lirico. Né saggio, né poesia e men che mai racconto, si tratta piuttosto di un pensiero lirico che si traduce in forma poetica. Versi liberi inframmezzati da spazi bianchi: filamenti emozionali secreti da uno sguardo meraviglioso sulla complessità del reale. È sguardo plurimo.. Da biologo, deciso a individuare l’origine della vita e il suo sviluppo. Da scienziato che indaga nel cosmo alla ricerca di un ordine alla ricerca di un ordine difficile da definire. E sopratutto è sguardo da poeta perché, intriso di meraviglia, sa scorgere corrispondenze inattese fra la struttura della materia e quella della mente.

La meraviglia. Il pensiero nasce dai neuroni e questi sono materia, dunque anche il pensiero è materia: è sull’evidenza di questo paradosso solo apparente che si gioca tutta la filosofia del libro. Si badi bene, la parola filosofia non è casuale: fu infatti Aristotele a intuire che la filosofia nasce dalla meraviglia. La meraviglia, che è un’emozione, ha il potere di influenzare la razionalità. Ecco perché nel trovare una definizione per il lavoro di Sella non si può far uso di un ossimoro: che lo si avvicini al “pensiero poetante” di Giacomo Leopardi o a un canto raziocinante, il verso di Lidia Sella non rinuncia mai al rigore del ragionamento né alla precisione del linguaggio.

L’originalità. E così, con una naturalezza a dir poco sorprendente, supera in un attimo tradizionale dicotomia fra poesia e scienza inventando un genere letterario sui generis in cui la dimensione del vago e dell’indefinito, che pertiene alla sfera emozionale, integra e completa quella dell’approccio scientifico, che pertiene alla sfera esclusivamente razionale.

Il grande gioco. La nascita dell’universo viene descritta come “il grande gioco”: “Materia contro antimateria/sulla scacchiera del Tempo/nel segno della vita/la prima mossa”. L’esplosione cosmica come prima mossa in un gioco a scacchi, complici la vita e il tempo: quanta forza in questa immagine, ma anche quanta verità. “Nemmeno la materia si rassegna all’oblio/lancia acute grida elettromagnetiche/una disperata di aiuto/mentre cade in un buco nero”: eccolo ancora il pensiero poetante, che vede nelle onde elettromagnetiche il grido di dolore della materia che viene assorbita in un buco nero. Immediato lo slittamento di senso: il conflitto cosmico si riflette nello spazio della coscienza che vi ritrova inaspettate sintonie. “Dai neuroni il pensiero/dai nostri corpi l’amore:/anche la metafisica è figlia della materia”: se persino l’amore nasce dalla materia, allora questa non è “altro” dal sentimento, ma è parte integrante di esso.

La complementarietà degli opposti. Tutto il libro si snoda come il racconto di un’avventura interiore alla scoperta della complementarietà degli opposti: nell’universo, in natura, nella coscienza di ciascun individuo. È un’intuizione che porta all’invenzione di nuove parole: non più buio o luce ma “buioluce”; non suono come alternativa al silenzio ma “suonosilenzio” per esprimere una contiguità; e così via “spaziotempo”, “naturacoscienza”; “esserenulla”; “ieridomani”. Alla luce delle nuove scoperte, la parola si rinnova senza rinunciare alla sua vocazione poetica: “Fra le brume dell’essere/si fa strada la poesia,/là dove il pensiero si aggrappa alle parole”. Così, se come recita il titolo del volume, il pensiero è uno strano virus perché, scrive l’autrice, “modifica il destino di chi l’ha concepito/e di quanti ne subiscono il contagio”, è anche vero che questo singolare virus non agisce senza il supporto della parola: è questa che gli dà consistenza e vita. Se è parola poetica, poi, lo illumina e lo trasforma in un faro.


Lidia Sella, giornalista, scrittrice, aforista, poeta. Ha pubblicato sette libri. Due con il Gruppo Rizzoli: Amore come, Sonzogno, 1999; La roulette dell’Amore, Bur, 2000. E tre sillogi, con La Vita Felice: La figlia di Ar – Appunti interiori (2011); Eros, il dio lontano – Visioni sull’Amore in Occidente (2012); Strano virus il pensiero (2016). Nel 2019 ha dato alle stampe Pensieri superstiti con Puntoacapo Editrice. Nel 2020 è uscita con Pallottole, contro la dittatura dell’Uno OAKS Editrice.