ImolaOggi.it, 16 giugno 2021


Piazza Libertà, puntata del 13 giugno 2021 – condotto da Armando Manocchia Intervento di Lidia Sella, giornalista, scrittrice e poeta
Esercizi di logica. E immaginazione – di Lidia Sella
Multinazionali, Gotha della nanza, Massoneria, case regnanti e Chiesa post-Conciliare hanno stretto un’alleanza di ferro per acquisire un sempre maggior potere, a danno dei popoli.
Contro i pericoli insiti nel progetto mondialista, l’antropologa Ida Magli ci aveva già messi in guardia sin dal 2010, anno in cui la Bur pubblicò il suo illuminante saggio intitolato La Dittatura europea.

Fra i grandi burattinai che muovono i li delle sorti umane, figurano i vari Attali, Bezos, Elkann, Gates, Musk, Sassoon, Schwab, Soros, Rothschild, Rockefeller, Warburg, Zuckerberg, etc. Costoro posseggono immensi capitali, grazie ai quali si sono assicurati il controllo dei mezzi di informazione, l’industria cinematografica, le agenzie pubblicitarie… Così manipolano l’opinione pubblica, orientano il consenso popolare, manovrano elezioni, allo scopo di costruire governi-fantoccio, confezionati ad hoc per soddisfare i loro desiderata.
Benché agiscano da furfanti, i signori delle banche, della guerra, del petrolio, della farmaceutica amano autodefinirsi filantropi. Tiranni del pensiero unico, si fingono paladini della democrazia, e se ne servono invece come di un cavallo di Troia, per esercitare un liberismo sfrenato e inasprire la sorveglianza sulla popolazione.
Questi libustieri cosmopoliti e pedo-satanisti si appoggiano a una rete di organismi incaricati di dare piena e fedele esecuzione all’agenda mondialista: Bilderberg, Trilateral, Aspen Institute, Gruppo dei Trenta, Club di Roma, Banca Centrale, Fondo Monetario Internazionale, Federal Reserve, ONU, NATO, OMS, FDA, EMA, CDC, AIFA, Commissione Europea, Corte Internazionale dell’Aja e, dulcis in fondo, World Economic Forum, per citarne solo alcuni.
Con il ricorso a conflitti scellerati, attentati terroristici, privatizzazioni selvagge, embarghi arbitrari, minacce, rappresaglie, leggi inque, norme assurde, creazione di trust in paradisi fiscali e in virtù di false emergenze sanitarie che si reggono su dati fasulli, paura gonfiata ad arte, protocolli criminali e corruzione mirata, rapinano le ricchezze dei singoli Stati e stabiliscono equilibri geo-politici a loro convenienti.
Il Sars Cov 2 potrebbe essere una chimera, cioè un virus ingegnerizzato, costruito nel laboratorio di Whuan. L’ipotesi, sostenuta fin da subito dal  Nobel per la Medicina Luc Montagniere, in sostanza è stata ora confermata anche dall’immunologo statunitense Antony Fauci.
La Covid, a ogni modo, ha funzionato da catalizzatore e da acceleratore per alcuni eventi dalla portata storica, tutti in linea con gli interessi delle élite globaliste e con i traguardi da esse perseguiti.
Ne citiamo cinque:

I) Il Nuovo Ordine Mondiale è in ne diventato una realtà. Nel 2020 le Costituzioni di oltre un centinaio di Paesi sono cadute in sincrono, come tanti birilli. Nello stesso momento, con le medesime modalità, e da oltre un anno, miliardi di persone sono state poste agli arresti domiciliari, hanno subito misure da Stato di polizia: multe, TSO, divieto di circolare, libertà negate, diritti calpestati, repressione, censura, Parlamenti esautorati.
II) Lo stato di emergenza ha paralizzato le attività lavorative e bersagliato le piccole e medie imprese, favorendo i colossi di Wall Street. Nel primo trimestre ‘21, l’utile de “i magnifici 6” – Apple, Amazon, Facebook, Google, Microsoft e Netflix.

– rispetto allo stesso periodo del 2020, è più che raddoppiato, con un balzo da 36,99 a 76,3 miliardi di dollari. Per non parlare dei guadagni da capogiro conseguiti da Big-Pharma.

III) Con il Recovery Found, i giovani europei sono stati schiacciati sotto il macigno di un debito mostruoso, che non potrà essere ripagato prima del 2050 e presumibilmente, per l’incremento dei tassi di interesse, sarà anzi destinato a ingrossarsi nel tempo o forse a diventare perpetuo.
IV) Mentre la popolazione mondiale era confinata nelle proprie case, ovunque si è registrata un’impennata nell’installazione di antenne 5G.
E il lancio in orbita di satelliti Starlink della SpaceX di Elon Musk, per estendere l’Internet globale anche alle aree più remote del pianeta, procede a pieno ritmo. Al momento la flotta conta 1.500 unità. Ma è stata ottenuta  l’autorizzazione a rendere operativi altri 12.000 dispositivi. La sorveglianza sulla popolazione mondiale diventerà così più omogenea e capillare.
V) Sono state approntate le condizioni per introdurre una “nuova normalità”. Con il Great Reset, cui a Davos nel gennaio ‘21 è stato dedicato l’incontro annuale fra i potenti della Terra, si è sferrato l’attacco finale all’architettura sociale dell’Occidente. Nel mirino, le identità, la cultura, la lingua, la logica. E, soprattutto, l’infanzia. L’isolamento sociale planetario coatto sembra preludere a un inquietante processo di mutazione antropologica. La quarta rivoluzione industriale, entrata di prepotenza nella storia, ne ha già modi cato il corso. Si prevede che la digitalizzazione porterà alla perdita di 800 milioni di posti di lavoro. Altro che aiuti alle attività sofferenti: le più recenti linee-guida fissate dal Gruppo dei Trenta parlano piuttosto di “distruzione creativa”, un piano spietato, diretto a spazzare via le “aziende zombie”, in tal modo i ci decisori globali definiscono bar, ristoranti, palestre, negozi, locali di intrattenimento, operatori del turismo e dello spettacolo, come spiega Pietro Ratto nel suo recente studio dedicato alle Lobby. L’umanità verrà traghettata, suo malgrado, verso la china della depopolazione e della decrescita felice. Scuola e lavoro si svolgeranno perlopiù a distanza. Le automobili viaggeranno senza conducente. Il medico di famiglia lascerà il posto alla tele-medicina. Tante professioni spariranno, sostituite da efficienti sistemi informatici. O verranno affidate a intelligenze artificiali.
Ma l’umanità dovrà fare i conti anche con realtà mefistofeliche come l’editing del DNA, la bio-ingegneria, la cibernetica, la robotizzazione,  le nanotecnologie. E dovrà cimentarsi con scenari distopici quali il transumanesimo, gli embrioni sintetici da staminali, la vita generata dai metalli, i chip impiantabili nella corteccia cerebrale, il controllo di neuroni da remoto. Non si tratta di fantascienza ma di soluzioni cui la scienza, asservita ai poteri forti, lavora da decenni. L’essere umano, come noi lo conosciamo, sarà insomma esposto al rischio estinzione.
Morta la giustizia, corrotta la magistratura, disattesi i Trattati Internazionali, per educare i sudditi all’obbedienza oggi intanto si è spianata la strada ai trattamenti sanitari obbligatori e alle terapie  sperimentali. In un quadro di questo genere, non c’è dunque da stupirsi se la correlazione fra reazioni avverse o decessi da sieri genici viene puntualmente negata, minimizzata, sottaciuta.

Non c’è da stupirsi se il sito europeo Eudra Vigilance per la farmacovigilanza sugli effetti indesiderati dei cosiddetti vaccini risulta di difficile accesso, farraginoso, poco trasparente. Non c’è da stupirsi se le case farmaceutiche non si assumono responsabilità per i cocktail micidiali che ci iniettano in vena. Non c’è da stupirsi se le vaccinazioni sono gestite dall’esercito e le analisi dei vaccini da parte di laboratori di ricerca indipendenti sono impedite.
I buoi al macello vanno tenuti nell’ignoranza. E nel terrore. Se per caso qualcuno osa dissentire protestare ribellarsi, allora c’è sempre la macchina del fango, la gogna mediatica, la riprovazione sociale, gli algoritmi a bannare la contro-informazione. Ammazzare il pensiero critico è una priorità. Perché il peggio, purtroppo, deve ancora venire.

Per capire che cosa ci aspetta nel medio termine, non serve però la sfera di cristallo. È sufficiente osservare quanto accade ora in Cile, dove il 75% degli abitanti ha già ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid e il 58% anche la seconda, eppure si è già tornati all’incubo del confinamento in “zona rossa”. I vaccini infatti, ormai è dimostrato, non solo non prevengono il contagio ma anzi lo diffondono. Con l’aggravante delle varianti. Del resto la Presidente della Commissione Europea Ursula Von del Leyen ci ha avvertiti: “L’Europa si prepari a un’Era delle Pandemie.” I nostri aguzzini, talvolta, si mostrano compassionevoli: se non altro si prendono la briga di comunicarci il martirio orchestrato per noi.
Lidia Sella


Lidia Sella, giornalista, scrittrice, aforista, poeta. Ha pubblicato sette libri. Due con il Gruppo Rizzoli: Amore come, Sonzogno, 1999; La roulette dell’Amore, Bur, 2000. E tre sillogi, con La Vita Felice: La figlia di Ar – Appunti interiori (2011); Eros, il dio lontano – Visioni sull’Amore in Occidente (2012); Strano virus il pensiero (2016). Nel 2019 ha dato alle stampe Pensieri superstiti con Puntoacapo Editrice. Nel 2020 è uscita con Pallottole, contro la dittatura dell’Uno OAKS Editrice.